Per cominciare l'acqua piovana usata al posto di quella comune farà risparmiare sapone e laverà meglio, poi se aggiungerete al lavaggio un sacchetto di tela pieno di cenere di legna, la biancheria diventerà candida.
Per ridonare alla biancheria ingiallita il bianco dei primi giorni, insaponatela e fatela bollire per 15 minuti in acqua saponata con l'aggiunta di un centimetro e mezzo di candela stearica per ogni litro di acqua.
Oppure, anche la biancheria delicata, può essere lasciata a bagno in acqua con un cucchiaio di cremor tartaro per ogni litro.
Oppure diventerà candida lasciandola 24 ore immersa in acqua calda con sciolti 20 grammi di borace e 250 grammi di sapone, poi si lava come di solito.
Oppure mettete in un calzino dei gusci di uova e infilatelo in lavatrice insieme alla biancheria.
Per non farla ingiallire nel tempo aggiungete all'acqua di risciacquatura 2-3 gocce di inchiostro azzurro stilografico (non copiativo). Funziona soprattutto con gli indumenti di seta bianca.
La biancheria ingiallita perchè rimasta chiusa a lungo nei bauli o negli armadi riprenderà il suo bianco lasciandola a bagno per qualche ora in acqua fredda e poi esponendola al sole.
Non riponete mai la biancheria nei cassetti quando è ancora umida, per evitare che si formino macchie di muffa e buchi.
Rimedi per la biancheria ingiallita
Tarli e muffa nei mobili
Se la maglieria resta secca dopo il lavaggio
L'alternativa al sapone, le patate
Un vecchio metodo per lavare i panni era quello di sfregarli con una patata lessa, la quale produce un effetto simile a quello del sapone.
E si potranno lavare sia cotone che lana e seta.
Si può usare al posto del sapone sulla biancheria delicata, si sfregano le patate sull'indumento senza spazzola dopo essere state sbucciate. Sono un perfetto sostituto del sapone.
Come pulire le cornici dorate
Macchie indefinite su vestiti neri
Metodo empirico contro il singhiozzo
Conservare la mozzarella
Lavare i contenitori di olio

Per lavare i recipienti che hanno contenuto olio di oliva sciogliere in acqua bollente il 5% di sale di soda, quindi lavare e sciacquare scuotendo.
Si possono usare anche i fondi di caffè caldi: basta metterli nel recipiente e lasciarli qualche minuto attaccati alle pareti mentre assorbono i residui.
Prima di mettere altro olio, si abbia cura che i recipienti siano completamente asciutti.
Per un bucato ultra candido
Pulire le macchie di erba e fango
Le macchie di erba si possono togliere con ammoniaca, oppure ci si applica un misto di metà pasta di sapone e metà perborato di soda in polvere, oppure semplicemente ci si passa uno straccio imbevuto di alcool. Si lava poi con acqua e sapone.
Le macchie di fango invece si spazzolano quando sono asciutte, poi, in caso di tessuto delicato si usa benzina e talco, o uno smacchiatore. Se no si cosparge la zona macchiata di cremor tartaro, si lascia per una notte, poi si spazzola.
Lavare le macchie di ruggine
In caso di bruciature
Se vi siete scottati superficialmente, cioè senza piaghe, tamponate con acqua fredda e spalmate un olio adatto.
Se sono sorte bolle e vesciche tamponatele con garze sterilizzate per isolarle dall'aria e da infezioni, ma MAI usare alcool o acqua ossigenata.
I rimedi con le erbe li trovi qui nel sito gemello specializzato
Facilitare la digestione dei crauti
Prevenire il doppio mento
Pulire le persiane
Rinforzare lo smalto della vasca da bagno
Brodo ricostituente per il convalescente
Il brodo fatto con un paio di etti di polpa di manzo tagliuzzata fatta bollire per qualche ora da acqua fredda e poi setacciato, è un ottimo rimedio ricostituente per i malati.
Ma per evitare che il brodo inacidisca, si immerge durante la bollitura un pezzo di carbone di legna chiuso in un sacchetto di tela pulita.
Cattivi odori nella gabbia dei canarini
Pulire le padelle di ferro
Stirare biancheria inamidata
Bagno tonicizzante per i bambini
Pulire l'avorio
Disinfestazione dagli scarafaggi

Questa è una strategia di guerra nei confronti di scarafaggi e blatte (largo agli animi sensibili); se non riuscirete a risolvere con questo metodo, qui troverete altri 2 metodi anti scarafaggi:
mischiate in un pastone liquido di farina e acqua alcune capocchie di fiammiferi, poi spalmate questa (deliziosa) cremina su un paio di foglie di lattuga, di cui gli scarafaggi sono golosissimi.
Il fosforo manifesterà presto il suo potere mortale, e molto rapidamente si otterrà un vero sterminio.
Oltre tutto, non servirà preparare di nuovo l'intruglio, e la cosa sarà molto veloce e abbastanza definitiva, perchè i primi che mangeranno la pasta avvelenata al fosforo prima di morire la rigurgiteranno, e tutti gli altri avidi amici a loro volta si ciberanno delle sostanze rigettate e ne resteranno anche loro avvelenati.
Poca spesa tanta resa.
Lavare la seta di diversi colori
Per gli indumenti scuri, metodo con l'edera
Usare la benzina per smacchiare
Liquido antigelo fatto in casa
Macchie di bruciatura da ferro da stiro
Per eliminare le macchie bruciate di ferro da stiro, si passa con bambagia bagnata di acqua ossigenata e si sciacqua con acqua fredda.
Si può anche fare bagnando la parte macchiata con acqua e spargendoci sopra del sale fino. Certo che se il tessuto è proprio bruciato....
Per togliere invece le striature lasciate dal ferro troppo caldo si deve lavare la parte macchiata con acqua nella quale si è sciolto un pizzico di borace, poi si risciacqua.
foto di ronit geller
Come separare bicchieri di cristallo
Come si lava(va) la lana
Si prepara un bagno e si fa sciogliere sapone neutro in scaglie, quando si raggiungono i 30° si mette l'indumento, premendolo dolcemente senza strofinare.
Si risciacqua alla stessa temperatura aggiungendo all'ultima acqua una tazzina di aceto di vino ogni 2 litri di acqua.
Si fa asciugare steso in piano, ponendo tra i due lati dell'indumento un panno asciutto.
Non si deve mai lavare in acqua bollente e mai torcere (per asciugarlo inizialmente potete avvolgerlo in un panno o asciugamano e tamponarlo più che si può).
Per la lana colorata dai colori delicati si lava in acqua tiepida con due cucchiai di ammoniaca per 2 litri di acqua (sgrassa e ravviva i colori). Per evitare ogni restringimento si attenderà invece che l'acqua diventi fredda e si risciacquerà, sempre in acqua fredda, con la stessa aggiunta di ammoniaca. Poi per asciugarli, così delicati nei colori, si espongono al sole con un panno bianco all'interno e uno sopra per evitare il contatto diretto con la luce del sole.
Si stira poi a rovescio quando non ancora completamente asciutto.
Per restituire il bianco alla lana bianca ingiallita, basta immergerla dopo il lavaggio e il risciacquo in 10 grammi di acqua ossigenata ogni litro di acqua, lasciandovela per qualche ora e poi esponendo al sole diretto.
Questo è il lavaggio a mano, ma i sistemi in questo campo sono empirici e spesso molto personali, quindi variabili anche nella tradizione.
Di certo oggi il lavaggio a mano è sostituito dalla lavatrice, e sappiate che ormai quasi tutte le lavatrici moderne hanno il programma per i capi delicati che funziona egregiamente. Per agire completamente senza rischi potete usare il programma per la lana ma a freddo, quindi anche sotto i 30°. Se nel programma non è compresa la centrifuga, fatela più leggera possibile.
Per l'asciugatura seguite i consigli sopra esposti.
Macchie di calce sul pavimento, come pulirle
Togliere le macchie di cera dai tessuti
Per togliere la cera dai tessuti, il primo metodo più rapido è strofinare con uno spazzolino intriso di alcool, il quale polverizza la cera. I residui di macchia si tolgono con essenza di trementina, mentre sulla lana trementina rettificata.
Un altro metodo è: prima si toglie la cera tirando il tessuto nei due versi e tirandola via con un coltello, poi si versa dell'alcool a 90° e si strofina. Quando l'alcol è asciutto potrebbe bastare scuotere la stoffa, altrimenti, mettendo il tessuto tra due fogli di carta assorbente, ci si passa il ferro da stiro.
Un altro metodo è immergere il tessuto in acqua bollente e attendere che la cera venga a galla, quindi lavare. Chiaramente questo modo va bene solo per la biancheria e non per tessuti delicati.
Come piantare i chiodi facilmente
Per fissare stabilmente un chiodo nel gesso o nel muro intonacato a gesso, si fa un buco della dimensione del chiodo con un succhiello (quello strumento di metallo che sembra un cacciavite ma finisce a punta), poi si bagna il chiodo nell'ammoniaca e si infila nel buco. Succederà che il chiodo si arrugginirà molto rapidamente, e in questo modo avrà la massima aderenza. Si può fare la stessa cosa anche nel legno duro.
Se dovete infilare un chiodo in un legno fragile, il consiglio è spalmarlo di sapone, entrerà più facilmente senza schegge e screpolature.
Se invece avete dei chiodi che non rimangono attaccati al muro, potete spalmarli con della colla, ricoprirli con un po' di bambagia e poi di nuovo di colla. Reinserite poi il chiodo e aspettate qualche ora prima di riappendere le cose.
Per non pestarvi le dita con i chiodi molto piccoli, un sistema è quello di puntarlo in un pezzetto di cartone sottile che si tiene con le dita, e piantarlo col martello, poi si tira via strappando il cartoncino.
Come dare la medicina al cane
Per somministrare una medicina al proprio cane sarà comodo e opportuno introdurre il collo di una boccettina nella bocca (anche chiusa) dell'animale lateralmente. La medicina così sarà deglutita anche senza aprirgli i denti, infatti aprire forzosamente e tenere aperta la bocca al cane per farla ingerire è pericoloso perchè la medicina potrebbe finire, invece che nell'esofago, nella trachea con conseguenze molto gravi e anche mortali.
Controllare la genuinità e purezza dell'alcool
Acqua potabile troppo calcarea
Consiglio per le zampe del canarino
Un consiglio per chi ha un pappagallino o un canarino: nella gabbia mettete una ciotolina con un po' di sabbia, perchè sarà loro molto utile per pulire le zampette e ogni tanto ne mangeranno un granello per facilitare la digestione.
Vi sembra invece che le loro zampe siano gonfie? Disinfettatele con acqua ossigenata e lavatele con acqua tiepida, ripetendo la cura per qualche giorno.
La dieta dei canarini
Il succo di pomodoro dato di tanto in tanto è un toccasana per i canarini.
Per il periodo della cova invece è meglio evitare il radicchio e le carote, per il resto è bene dar loro molta verdura e magari spremergli un po' di limone nell'acqua. Se invece negli altri periodi date al canarino le carote, il suo piumaggio tenderà all'arancione.
E non fategli mai mancare l'osso di seppia.
Potrete anche piantare un po' di semi del loro mangime in un vaso, innaffiandoli ogni giorno: dopo tre giorni nascerà un' erbetta che piacerà molto al vostro canarino o pappagallino e che gli farà bene.
Come pulire e lucidare l'argenteria
La premessa è che le stoviglie d'argento non si lavano in lavastoviglie con le altre cose ma con acqua tiepida e sapone neutro, si risciacqua e si asciuga subito con panno pulito.
Il metodo tra i più noti per pulire l'argento ossidato è quello del dentifricio, ovvero per bracciali, anelli, catenine, si strofinano con uno spazzolino e un po' di comune dentifricio, si sciacqua poi con acqua tiepida e si asciuga con un panno morbido di cotone (meglio della lana).
Un altro modo per lucidare l'argententeria è lasciarla immersa per un'ora in un bagno di latte acido, si sciacqua poi in acqua calda e si asciuga accuratamente.
E ancora, in caso di macchie nerastre si usa aceto di vino caldo, risciacquando subito in acqua fredda. O altrimenti si strofina con un panno di cotone inumidito e con un poco di bicarbonato.
Le macchie di cibo, soprattutto quelle d'uovo, vanno via istantaneamente con una pezzuola imbevuta di aceto.
Se poi avete degli spinaci in casa, potete cucinarveli e usare l'acqua di cottura per immergere l'argenteria. Si lascia riposare per un quarto d'ora circa e si asciga subito con un panno di cotone.
Risultato eccellente senza sforzo.
Per pulire gli oggettini più delicati, il metodo più appropriato è quello di bruciare qualche ramoscello di edera e usarne la cenere per strofinarli.
Quando rimettete via l'argento non avvolgetelo nè nella carta, nè nella gomma, nè lasciatelo in sacchetti di plastica, si ossiderebbe molto facilmente. Invece riponetelo pulito in sacchetti di tela ed affiancategli all’interno pochi pezzi ci canfora per limitare l'annerimento, oppure al limite si può avvolgere in fogli di alluminio.
Lavare gli oggetti in paglia e la flanella
Il miglior solvente per acquarelli
Conservare l'acqua ossigenata
Fissare le tinte sui capi colorati
Disinfettare l'insalata con l'aceto
Sale speziato a tavola
è una cosa molto semplice ma può darsi che non ci si abbia pensato: è molto gustoso mischiare nel tritatutto elettrico il sale con alcune spezie, come salvia e rosmarino, o alloro e zenzero, o maggiorana e origano, e usare questo sale per i condimenti in cucina. Nell'uso si userà meno sale sui cibi, i piatti saranno sempre insaporiti dalle spezie e si assimileranno i principi delle erbe.
Arredare in cucina con erbe e piante
Una bella idea per chi abita in una casa vecchia con la classica cucina dal soffitto molto alto (era detta camera di cottura), o chi ha una casa nuova ma vuota e fredda: createvi un bosco appeso al soffitto.
Con un po' di panieri di diverse dimensioni e del filo di ferro e della corda, piegate il filo di ferro sagomandolo intorno alla gamba di una sedia per fare un gancio rotondo, poi con la corda fate un nodo da pescatore e fissate il gancio di ferro.
Fissate poi i tasselli nel soffitto e legateci la corda, e ai ganci potrete poi appendere i panieri, ma solo dopo averli decorati! Potrete sistemare fiori secchi, piccole piante che fioriscono in inverno, e pure coltivarci le vostre erbe aromatiche e officinali, così oltre essere comodamente pronte all'uso per le vostre ricette, staranno anche lontane dalle gelate invernali.
Produrre in casa aceto concentrato
Rendere bianco l'aceto rosso
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