Le scarpe adatte per il Cammino di Santiago - ovvero come gestire i tuoi piedi se cammini tantissimo
Dopo che fai 900 km a piedi in un mese senza sosta scopri cose dei tuoi piedi che prima non sapevi, e soprattutto incontri gente molto più esperta di te con consigli e dritte inimmaginabili!
Ma tra tutte queste persone ho incontrato una nonna (questa volta non la mia), che chiameremo Maria, gestore dell'albergue per pellegrini in Cizur Menor nei pressi di Pamplona, che è la scienziata assoluta delle ampollas (vesciche) e di tutto ciò che concerne la riparazione dei piedi che camminano a lungo.
Allora vediamo i metodi e rimedi che Maria elargisce generosamente ai pellegrini:
- Come allacciare lo scarpone (soprattutto, ma anche le scarpe):
1) creare un nodo intermedio sulle stringhe. Questo nodo, stretto adeguatamente, blocca il piede sul collo, e questo evita che il piede scivoli all'interno della scarpa nelle discese ripide (il che provocherebbe sia possibili danni alle unghie, sia vesciche dovute allo sfregamento)
2) incrociare nella parte alta le stringhe. Questo consente, nella mia esperienza, di chiudere o allentare la morsa dello scarpone in modo rapido quando si fa una sosta.
- Come curare le ampollas (vesciche)
Se dici a Maria che usi il metodo dell'ago e filo (il filo serve a drenare il liquido durante tutta la giornata), ti dirà che è un metodo che funziona, ma vecchio, che può rischiare di fare infezione.
Maria invece ti bucherà la vescica con una siringa per insulina, aspirerà il liquido, e con la stessa siringa inietterà un po' di betadine.
Ti lascerà poi la siringa per automedicarti nel resto del cammino.
- Come usare i cerotti Compeed
Maria: "Io i cerotti Compeed li uso per curare le scarpe!"
Ovvero, è più facile che una vescica faccia infezione sotto un cerotto che lasciata all'aria.
E Maria applica i Compeed sulle cuciture delle scarpe che provocano le vesciche. Così ci cura perfettamente le scarpe.
- Asciugare il sudore del piede
Comprate (e se siete maschietti probabilmente non lo avrete mai fatto) gli assorbenti al supermercato, sì quelli da donna. Comprate quelli senza ali, e metteteli nelle scarpe ogni giorno.
Sono stati ancora più efficienti quel giorno che ha piovuto a dirotto...
- Alcune regole empiriche provate sul campo
Non comprare scarpe nuove per affrontare lunghe camminate. Usa la scarpa più comoda che hai, che il tuo piede conosce bene e che si è già adattata alla sua forma.
Rischi altrimenti di riempirti di vesciche e non riuscire più a camminare.
Non esagerare nello stringere le stringhe, soprattutto in punta: a me è capitato che in questo modo l'ampiezza della pianta della scarpa si riducesse nell'inarcarsi, provocando l'avvicinamento delle dita.
Cosa ha comportato? Delle ottime vesciche sui mignoli e anulari che sfregavano tra di loro.
Così i giorni successivi ho rilasciato le stringhe con un'allacciatura più blanda, diciamo più a ciabatta.
Nel caso alcune dita si scontrino tra di loro come nel caso appena citato, esistono nelle farmacie dei distanziatori di silicone, che sono molto efficaci
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